Lampedusa 31 gennaio – 2 febbraio 2014
Lo
scorso 3 ottobre, a poche miglia dall'isola di Lampedusa, 366 donne, uomini e
bambini hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l'Europa.
A
pochi giorni di distanza, nelle stesse acque, altre 250 persone provenienti
dalla Siria sono state inghiottite dal mare.
Sono
solo alcune tra le migliaia di vittime delle frontiere europee.
L'Europa
però, nonostante la crisi, non smette di investire miliardi di euro nella
militarizzazione dei confini: a Lampedusa come a Melilla, con il muro di Evros,
o con i pattugliamenti di Frontex, fino al cuore del deserto libico, dove
l'Unione ha esternalizzato i suoi dispositivi di controllo.
Ma
le frontiere dell'Europa non producono solo morti.
I
confini hanno effetti devastanti sulla vita di chi li attraversa e su quella di
tutti noi. Le frontiere creano gerarchie tra chi ha un passaporto degli Stati
dell'Unione e chi invece non è cittadino europeo, condizionano la stessa
mobilità dei cittadini comunitari, selezionano tra migranti “economici” e
“profughi”, separano “vecchi” e “nuovi” poveri, producono sfruttamento,
impoveriscono i diritti di tutti proprio attraverso i dispositivi di controllo
messi in campo nei confronti di chi raggiunge l'Europa, si intrecciano alle
politiche dell'austerty rivelando le cause di un'ingiustizia globale ormai
cronica e strutturale.
Tutto
ciò a fronte di un radicale svuotamento delle pratiche e delle istituzioni
democratiche, di un continuo utilizzo prevaricante della legge, di un
permanente tradimento dei principi di universalità e inalienabilità su cui si
fondano i diritti.
Per
questo vogliamo riscrivere la geografia dell'Europa e con essa la mappa dei
nostri diritti.
Dal
31 gennaio al 2 febbraio 2014 ci ritroveremo sull'isola per scrivere LA
CARTA DI LAMPEDUSA: per contrapporre a questo stato di cose un altro
diritto, scritto dal basso. Un diritto che metta al primo posto le persone, la
loro dignità e i loro desideri, un diritto che nessuna istituzione oggi riesce
a garantire pienamente, un diritto da difendere e conquistare, un diritto di
tutti e per tutti.
Un
diritto che nasce dalle rivendicazioni dei rifugiati accampati nelle piazze,
dalle voci di donne e uomini che chiedono la libertà di muoversi o di restare
dove hanno scelto di vivere, dalle mobilitazioni contro le espulsioni ed i
respingimenti, dalle occupazioni delle case vuote mentre milioni di persone non
hanno più un tetto, dalle lotte per il reddito e la dignità nel lavoro, dalle
iniziative di solidarietà e dalle pratiche di mutuo soccorso, dalla forzatura
dei dispositivi di giuridici dati, dai percorsi di contrasto alle
discriminazioni ed al razzismo, dalle battaglie contro i centri di detenzione e
confinamento e per dare corpo a nuovi diritti di cittadinanza più estesi e più
ricchi, che cancellino ogni presupposto escludente su cui questo istituto si è
costruito come privilegio fino ad oggi.
Decine
di movimenti e associazioni, reti ed organizzazioni, europee e nordafricane,
stanno lavorando insieme per incontrarsi a Lampedusa e cominciare da lì a
riscrivere la storia dello spazio Mediterraneo, iniziando dal rovesciamento
dell'immagine di Lampedusa spettacolarizzata come isola-confine.
Scriviamo
insieme LA CARTA DI LAMPEDUSA.
Un
patto costituente tra molti e diversi, un processo collettivo, uno spazio
comune che sarà responsabilità di ognuno preservare, ciascuno con le sue
pratiche e le sue modalità, un'occasione per iniziare a capire collettivamente
come costruire una geografia del cambiamento che vada oltre i confini imposti
dall'Europa per trasformare questo manifesto in realtà.
La
proposta di programma e gli strumenti di lavoro
Venerdì
31 gennaio – Domenica 2 febbraio 2014
Incontro
con il Sindaco e gli abitanti di Lampedusa
Per
conoscere la realtà dell'isola, le rivendicazioni dei suoi abitanti, la vita di
un luogo condannato dalle politiche europee a vivere una vita di frontiera
Discussione
e stesura della Carta di Lampedusa
A
partire dal lavoro iniziato sul docuwiki lacartadilampedusa.org. (per accedere
all'area di scrittura chiedi la password a info@lacartadilampedusa.org
Scriviamo
il nostro manifesto collettivo, un nuovo diritto che nasce dal basso in cui
ribaltare i linguaggi e gli istituti imposti dalle politiche del confine
Assemblea
plenaria
Perché
la Carta di Lampedusa possa trasformarsi in realtà. Una discussione di agenda e
mobilitazioni comuni, in cui mettere in rete e condividere campagne, scadenze e
iniziative.
Voli
Stiamo
lavorando per costruire voli collettivi per raggiungere l'isola (a breve nuove
informazioni)
Dove
alloggiare
A
breve sarà pronta una lista di appartamenti e affitta camere dove dormire
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