dall’incontro associazioni-movimenti e governo
Un tavolo di
confronto permanente e aperture concrete in vista di soluzioni concrete, in
attesa di riscrivere le regole dell’immigrazione. È il risultato dell’atteso
incontro al Viminale tra rete associazioni-movimenti e governo, che segue la
partecipata mobilitazione romana del 7 ottobre scorso all’Esquilino. Nel post
strage di Lampedusa, l’unità nelle differenze è stata la modalità scelta per la
protesta, e anche per la proposta: mercoledì scorso 17 ottobre per oltre un’ora
e mezza i 25 delegati – una formazione numericamente inedita, a rappresentare
le potenzialità e le sfaccettature del variegato mondo che si muove sul tema
migranti – hanno sciorinato criticità, evidenziato lacune e sostenuto le
rivendicazioni che animano il movimento antirazzista da Roma a Caserta e
Brescia.Si è rinunciato all’esposizione di una sintesi precostituita, senza
rinunciare però a porre dei paletti: l’abolizione del reato di clandestinità
(di fatto inapplicato da tempo) è solo un tentativo di rabbonire l’opinione
pubblica,mentre di fronte alla tragedia del mare, annunciata da molto tempo, è
l’insieme delle politiche immigratorie dell’ultimo quindicennio a essere sotto
esame.