La Barca dei Diritti si è posta
l’obiettivo di riscrivere le regole della convivenza cittadina, per una Roma
multietnica e solidale. E un primo importante passo è già stato raggiunto
giovedì 13 marzo con l’ok dell’Assemblea capitolina alla mozione proposta dal
network di associazioni, movimenti e comunità migranti, e sottoscritta da tutti
i gruppi della maggioranza. Una mozione che è una dichiarazione d’intenti per
l’avvio di un percorso partecipato verso un nuovo Patto di Cittadinanza, che
dia attuazione a quella che la Barca dei Diritti ha chiamato Carta dei Diritti
dal basso, cioè il decalogo delle rivendicazioni e dei bisogni delle comunità
migranti, redatto in base alle dirette indicazioni dei cittadini stranieri che
in questi mesi hanno preso parte al percorso.
Dal consiglio romano sono arrivati anche
importanti atti politici, che danno un avallo istituzionale alle ragioni del
movimento antirazzista: la mozione approvata impegna infatti il sindaco e la
giunta a prendere una posizione netta in vista della chiusura del Cie di Ponte
Galeria, a sollecitare governo e Parlamento a rivedere la logica securitaria
che sta alla base della legislazione sull’immigrazione, puntando il dito contro
il regolamento Dublino e la pratica del fotosegnalamento rendendo priorità
politica la cittadinanza e il diritto di voto.