Cari Onorevoli, a scriverVi siamo i tanti ragazzi di tutto il Paese
che lo scorso anno hanno animato e portato avanti, insieme a tante
associazioni e migliaia di cittadini, la Campagna L’Italia Sono Anch’io.
Per mesi e mesi abbiamo fatto banchetti, volantinaggio per le strade,
assemblee nelle scuole e nelle piazze, e tutto questo per portare
avanti una battaglia importante, una battaglia per il nostro Paese, La
battaglia per la Cittadinanza.
In Italia infatti, più di un milione di bambini e ragazzi, figli di
immigrati, nati e cresciuti nel nostro Paese, si ritrovano cittadini a
metà.
Pur crescendo, studiando, giocando e vivendo nelle nostre città
esattamente come i loro coetanei, non hanno la cittadinanza a causa di
una legge obsoleta come la L. 91/92 che ne impedisce il diritto alla
nascita. Non si tratta solo di una battaglia per un diritto in astratto,
ma di una rivendicazione di diritti che permettano la piena
realizzazione dei bambini e dei ragazzi che nascono e vivono qui.
Tante sono infatti le discriminazioni che vivono i ragazzi di II
generazione: dal non poter andare in gita scolastica al non poter
praticare sport a livello agonistico; dal non riconoscimento del titolo
di studio ai fini lavorativi al mancato inserimento nel mondo del lavoro
a causa del loro status di “immigrati” pur non essendolo.
Per questo motivo, ispirandoci anche all’articolo 3 della nostra
Costituzione che stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le
persone, impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne
impediscano il pieno raggiungimento, abbiamo sostenuto con tutte le
nostre forze questa Proposta di Legge Popolare che promuove lo Jus Soli e
quindi il diritto alla cittadinanza per i ragazzi che nascono e
crescono in Italia.
Le avversità sono state tante, non tutte le forze politiche hanno
sostenuto la nostra battaglia e far breccia sulla stampa e sui media non
è stato facile, soprattutto inizialmente. Le sorprese e le
soddisfazioni più grandi le abbiamo avute per le strade, nelle città,
parlando con le tantissime persone che, molto spesso, non erano a
conoscenza di una legge così assurda e che davano per scontato che “chi
nasce e cresce in Italia è italiano”.
Giovani, donne, lavoratori e anziani di tutto il Paese hanno preso
talmente a cuore questa battaglia al punto che il risultato ottenuto è
stato straordinario. A fronte delle 50.000 firme necessarie infatti, per
presentare la proposta di legge popolare, abbiamo raccolto più di
110.000 firme!!!
Abbiamo depositato la proposta di legge ed eravamo davvero
entusiasti, davvero contenti di aver potuto, con le nostra forze e dal
basso, partecipare e contribuire ad un cambiamento così grande e così
bello per il nostro Paese. Purtroppo però, la proposta di legge, pur
essendo stata calendarizzata, non è mai stata discussa in Parlamento
durante la scorsa legislatura.
Ecco le ragioni di questa lettera aperta e del nostro appello a
Voi. Migliaia di persone hanno creduto e credono fortemente in questa
battaglia per la cittadinanza ed è giusto dare un riscontro positivo a
questa grande voglia di riscossa, nonché grande prova di partecipazione
attiva alla vita del Paese. Per questo motivo vi chiediamo di essere
anche voi portavoce in Parlamento e nelle altre sedi istituzionali e di
far vostre le rivendicazioni e i contenuti della campagna L’Italia Sono Anch’io, affinché si discuta la proposta di legge e si cambi la legislazione sulla cittadinanza.
Vi chiediamo di schierarvi dalla parte di tutti i cittadini che credono che un cambiamento “dal basso” sia possibile e che hanno sostenuto questa proposta di legge popolare.
Vi chiediamo di schierarvi dalla parte di tutti i cittadini che credono che un cambiamento “dal basso” sia possibile e che hanno sostenuto questa proposta di legge popolare.
La battaglia non sarà facile, non tutti i partiti e le forze
politiche appoggeranno queste idee, però crediamo fortemente che il
cambiamento sia possibile e già la raccolta di centinaia di migliaia di
firme ne sono la prova tangibile.
Fermamente convinti delle nostre idee e fiduciosi di un positivo riscontro,
Vi inviamo i nostri più cordiali saluti.
Vi inviamo i nostri più cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento